La Struttura

La Torre Rossa
Cenni Storici

Cosa era? La Torre Rossa, risalente ai secoli XIII-XIV, era tutt’uno con un “palmento”, dove si producevano vino e olio. Al centro di un ampio locale ruotava una macina di pietra per ottenere la pasta di olive. La torre quadrangolare, resa visibile col suo colore rosso, costituiva il presidio al prezioso prodotto. In un vano aperto al laboratorio da ampio arco si scopre il lato sacro della struttura, dove rimangono le tracce dell'affresco di Santo Stefano, una figura con impressa aureola raggiata, simile a quelle risalenti allo stesso periodo in S. Maria e S. Cristoforo ad Itri.


In una economia che coniugava agricoltura e artigianato al commercio marittimo, la Torre Rossa partecipava all’esportazione di olive e olio via mare. Proprio alla base della torre, infatti, sulla vernice rossa, sono presenti graffiti dei navigli nonché lo stemma “inquartato” di Gaeta da cui partivano le navi. Con l’invasione napoleonica vi fu il sovvertimento di secolari istituzioni e l’epopea dell’itrano Michele Pezza, il famoso brigante Frà Diavolo di parte borbonica. Da qui l’edificio ridotto ad ovile, la “Mandra di S. Stefano” riportata nelle mappe di metà Ottocento.




Ad oggi

Attualmente la Torre Rossa vi offre la possibilità di rivivere la natura e la storia di una terra millenaria, tra miti, leggende e sapori tipici della tradizione. in suggestivi alloggi immersi in un ambiente salubre e tranquillo, potrete ritrovare le emozioni e la sapienza di un vivere a dimensione umana. Il sito offre un percorso ideale attraverso la cultura contadina in diretto rapporto alle valenze naturali e storiche del territorio del Lazio meridionale. L'attento restauro dell'edificio, con impiego di materiali naturali e soluzioni tipiche del luogo, ha consentito il rispetto dell'integrità delle testimonianze dell'originale destinazione e il loro risalto nella caratterizzazione di ciascun ambiente; inoltre gli arredi e i mobili antichi diffondono il gusto di un'elegante sobrietà campestre e l'atmosfera di altri tempi.

Non minore attenzione è stata rivolta alle componenti naturali, dove all'olivo e alla quercia da sughero sono state integrate le essenze arboree, le specie arbustive caratteristiche della macchia mediterranea e quelle fruttifere degli orti, oltre a tante piante aromatiche officinali, tutte autoctone.



La Struttura

Lo Stazzo
Introduzione allo Stazzo

Lo stazzo è una struttura rurale all'aperto sita alle spalle delle camere, dove un arco sta a indicare la delimitazione visuale tra zona residenziale e zona campestre. Il termine "stazzo" deriva dal latino "statio", stazione, luogo di sosta ed è stato il fulcro della vita rurale di migliaia di pastori-agricoltori per centinaia di anni.

Il nostro stazzo si compone di un focolare con zona coperta per i tavoli e un ampio spazio all'aperto che ricorda, per la forma, un anfiteatro e dove è possibile organizzare eventi come rappresentazioni teatrali, musica dal vivo, balli popolari e feste private all'aperto, nonchè dove passeggiare e rilassarsi immersi nella natura della campagna circostante.